domenica, ottobre 18, 2009

Da confezioni a cartacce


Ieri, a Segrate, c'era un gran vento. Di quelli che non si vedono più di un paio di volte l'anno e spazzano le nubi fino a farci vedere il Monte Rosa.

Davanti alla scuola ci sono diversi cestini della spazzatura, colorati di un blu inquietante. I cestini vengono in genere utilizzati per i resti delle merendine che i bambini consumano di fretta appena usciti da scuola prima di tuffarsi nelle attività sportive o nei compiti.
Il forte vento ha praticamente svuotato i cestini e tutte le carte leggere -involucri igenici di patatine, merendine o caramelle-,che si trovavano nella metà più alta del cilindro si trovano ora sparse per i prati.

Non si può dire che sia colpa della maleducazione, le cartacce erano ben state messe nel cestino; e neanche del comune, non si può certo pensare che lo svuotamento di tutti i cestini ogni poche ore sarebbe economicamente sostenibile.

Ma è proprio necessario che la confezione di una merenda da pochi centesimi che viene consumata in piedi fuori dalla scuola, abbia una confezione in grado di durare 1000 anni e più?
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Mi sento fortunato