A volte scatto una fotografia solo perché mi innamoro di un colore.
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Gogol Bordello all'Idrosc |
(...)Ma va?
Secondo l'esperto la regola dei tredicimila passi (al giorno per ogni bambino) è da seguire alla lettera. "Una passeggiata di mezz'ora al giorno è un toccasana. Ma risulta del tutto inutile se non affiancata da un'attività motoria continua nell'arco della giornata".
Maone aggiunge anche che l'Italia è uno dei Paesi europei dove i bambini vengono meno stimolati a tenersi in movimento. "Siamo l'Italia dei cellulari, dei videogame, della tv e dei giochi in casa. Per ribaltare le cose basterebbe tornare a giocare un po' a palla", conclude. Il gioco di cortile dunque, oltre che l'immagine romantica di un tempo che non c'è più, è anche il modo migliore per crescere in modo sano.
(il parroco) mi disse anche che lui aveva si sentito parlare di quegli «Slovegni», ma che personalmente non li conosceva perché non era mai stato in mezzo a loro. «Ma ci vada, ci vada, mi ripeteva, vada da loro che sono da tutti abbandonati; proprio come se non esistessero davvero».(...)
Tra queste Alpi vivono gli «Slovegni», ovverossia gli «Schiavi», come i loro vicini d’occidente usano chiamarli.(...)
Solamente la più dura necessità potrebbe aver costretto degli esseri umani a stanziarsi in quelle gole.(...)
Massi enormi si accumulano gli uni sugli altri o per ripidi pendici o su pareti rocciose, il tutto fra stentatissima vegetazione di rovi e sterpi. In mezzo alle sterili rocce i ruscelli impetuosi si sono scavati e continuano a scavarsi, gole profonde. A coronare le montagne si sono formati dei valloncelli ogni tanto, sotto frontali rocciosi, impedenti e minaccianti. Le valli, come siamo abituati a disegnarcele, non esistono la. Non c’è assolutamente nessun angolo di quella zona, in cui l’uomo possa liberamente e per sua volontà sviluppare una qualsiasi economia agreste: egli deve raccogliere la misera zolla sulla ripida pendice e coltivarla, deve ritirarsi contro le rocce e nascondersi nei crepacci fra le pietre. Egli è costretto a vegliare sopra il suo povero campicello, lavorato con le sue proprie mani, come sopra una aiola di fiori.
Gli «Slovegni» sono di statura superiore alla normale ed alcuni sono addirittura altissimi. Il viso hanno piccolo a paragone del corpo. La loro fisionomia esprime ardimento e fiducia in sé stessi, contemporaneamente a bontà.(...)
Non è affatto il caso di dire che gli «Slovegni» sono semplici: essi sono gentili ed ospitalissimi, ma anche duri e diffidenti. Essendo stati abituati a guardare la realtà dal lato più nero, forse per questo, tendono a serbare rancore. Essi sono orgogliosi, sarcastici e spesso violenti.(...)
Tutti lavorano, senza distinzione, come in Resia, fin che hanno la forza. A me è capitato di vedere, sopra un monte, delle ragazze con le scuri, intente ad estrarre con gran fatica radici d'alberi dalla terra in mezzo alle rocce; dovevano portare da loro stesse quelle «legna» fino da basso ed alle loro case; ma lavoravano allegramente ed amichevolmente scherzavano e cantavano le loro canzoni, tutte coperte di sudore in quella inumana fatica. Ristettero per un minuto o due, piene di sudore, e ci indicarono la strada, poi, dopo averci augurato buon viaggio, ripresero a lavorare.(...)
Degno d’ammirazione è l’amore al lavoro degli «Slovegni». Mi capitò di vedere una donna che guidava una mucca attaccata all’erpice, e contemporaneamente allattava il suo bambino ch’era legato al suo seno con una fascia; non solo, ma essa pure filava, tenendo la lana dietro la cintola; si vedono talvolta donne badare alle pecore e capre come bravi pastori, e nello stesso tempo filare e cucire, senza naturalmente scordarsi di cantare.Insomma, i miei cugini lavorano ancora ancora nella fattoria che, sfruttando con estrema fatica i piccolissimi e difficilissimi pezzettini di terreno ha nutrito la famiglia dai tempi di Sreznevskij e forse anche prima.
Il problema, enunciato in termini generali è il seguente: «quale comportamento dovremmo dovremmo adottare quando un nostro alleato —sia esso un collega, un amico, un parente, una società alleata o un paese amico— commette un'atto che noi riteniamo ingiusto o profondamente sbagliato?»
Un sottocaso interessante si verifica quando l'ingiustizia viene perpetrata a danno di di qualcuno per cui nutriamo pregiudizi, un nostro nemico, o di qualcuno che riteniamo potrebbe esserlo.
Un altro potrebbe essere quando il nostro alleato sia (anche) un portatore di benefici per noi, quale potrebbe essere il nostro capo o imprenditore sul posto di lavoro o una persona che ci appoggia nei conflitti familiari o un paese il cui territorio è attraversato da una indispensabile condotta che porta il metano fino al nostro paese.
Cosa è successo
Ad un certo punto, poco prima dell'inizio delle olimpiadi di Pechino, la Georgia ha prima bombardato e poi attaccato con i carrarmati una sua regione separatista, l'Ossezia, posta sotto il protettorato dei caschi blu (dunque dell'ONU). La Russia, che ha fornito i caschi blu che presidiavano i confini dell'Ossezia, ha reagito, spazzando letteralmente via l'esercito Georgiano.
Dove sta il problema?
Il problema è che:
la Georgia si è da poco liberata del precedente regime filo-russo grazie alla Rivoluzione delle Rose, diventando così filo-occidentale e chiedendo l'ingresso nella NATO. Anche se l'ingresso nella Alleanza Atlantica non è stato concesso a causa proprio degli irrisolti problemi territoriali (il regolamento della NATO prevede, ovviamente, che i paesi richiedenti non debbano avere guerre in corso), possiamo tranquillamente dire che la Georgia è un alleato dell'Occidente.
la Russia è stata nostra nemica, anche e sopratutto ideologica, per tanti anni (tutta la Guerra Fredda) che fatichiamo a farcene un'idea diversa.
dalla Georgia passa uno dei nostri più importanti investimenti strategici, l'unica condotta che porta metano verso l'Europa indipendente da Russia e Iran.
la russia è una democrazia parziale, incompiuta e con forti tentazioni paternalistiche ed autoritarie.
Insomma, la Georgia è l'alleato ideale, mentre la Russia è il nemico ideale. Ma l'enorme ingiustizia, il gesto dissennato che nessuno avrebbe voluto veder accadere, è stata compiuta dalla Georgia mentre la Russia ha fatto ciò che anche noi stessi avremmo fatto nelle stesse condizioni (ed in effetti abbiamo fatto in Kossovo).
Il tranello dell'alleato ingiusto
Nelle chiacchiere che si fanno alla macchinetta del caffè o in mensa, mi è parso di capire che la maggior parte delle persone, come i nostri giornalisti, incappano nel tranello dell'alleato ingiusto affermando, con assoluto candore, che la Russia ha invaso volutamente la Georgia per tagliare ogni fornitura di metano alternativa alla propria; in pratica adattano la realtà perché coincida con i propri pregiudizi (la Russia è cattiva, deve per forza avere qualche interesse contrastante ai nostri).
Domanda
La domanda che pongo a mò di sfida a chi si voglia cimentare è «qual'è il corretto comportamento da mantenere (mantenendo anche un minimo di onestà intellettuale) nel caso in cui a sbagliare sia un nostro alleato ?»
Per approfondire:
... e Dio digitò: pkunzip Universoche, dal punto di vista del contenuto informativo, è forse l'interpretazione più credibile del Big Bang.
«... . Nel lungo termine, l' unica cosa che possiamo fare per far fronte al costo della benzina è di cambiare il modo in cui consumiamo petrolio. Questo significa investire in carburanti alternativi, innalzare i parametri di efficienza energetica per le automobili, aiutare l' industria automobilistica a ristrutturarsi internamente».L' alto costo del petrolio potrebbe però paradossalmente diventare una cosa positiva, una spinta per passare a energie alternative?
«Abbiamo consumato e consumiamo energia come se le fonti fossero illimitate. Adesso, con la rapida crescita di India e Cina, sappiamo che i nostri bisogni superano di gran lunga le riserve disponibili»Da un'intervista a Barack Obama pubblicata da la Repubblica il 13/06/08.
immgine di sfondo: mostruose cavallette d'acciaio divorano banconote
Ecco chi divora i nostri soldiPazzesco!
SPECULATORI ALL'ATTACCO
L'anticipazione recita:Shock petrolifero.TREMONTI: IO HO UN PIANO
Crisi alimentare.
Ritorno dell'inflazione.
E, dietro, i nuovi predatori della finanza che muovono miliardi di dollari.
Chi sono, come lavorano
e chi può fermarli.
(ANSA) - ROMA, 11 AGO - Il presidente della Georgia Mikhail Saakashvili ha detto di aver firmato il piano dell'Ue per porre fine la conflitto in Ossezia del sud. Occorre fermare la Russia 'che non vuole l'Ossezia, ma tutta la Georgia e la sua rotta energetica', ha aggiunto. Mosca ha ribadito che la pace e' possibile solo con il ritiro delle truppe georgiane dall'Ossezia del sud e con un accordo sulla rinuncia all'uso della forza. Il presidente francese Nicolas Sarkozy sara' domani a Tbilisi, ha detto Saakashvili.Ho trovato qualche informazione illuminante in un articolo firmato da Giulietto Chiesa.
Tokyo - 8 Agosto - Radio Tokyo informa che la bomba atomica ha letteralmente polverizzato tutti gli esseri viventi che si trovavano a Hiroshima. I morti e i feriti sono assolutamente irriconoscibili e le autorità non sono in grado di fornire dati circa il numero approssimativo delle vittime. La città è un immenso cumulo di rovineEra una certezza. Tutti gli anni, da che io ricordi, il 5 agosto incominciavano le commemorazioni della bomba di Hiroshima ed il 6 non vi era un telegiornale che non riportasse le commemorazioni nei titoli di copertina.
(Prima pagina del Corriere Lombardo, dell'8 agosto 1945).
Docente universitario.Cosa è l'economia?
Lo studio delle scelte dei singoli agenti economici (microeconomia) e dell'andamento dei sistemi economici a livello aggregato (macroeconomia).L'economia ha a che vedere con la felicità?
Sì, per almeno due motivi. Primo, perché le condizioni economiche sono fattori importanti per la felicità di una persona. Secondo, e forse più importante, perché le scelte economiche hanno conseguenze per altre sfere dalla vita delle persone, che a loro volta hanno un ruolo importante per la felicità.Cosa è il «Paradosso della felicità» di Easterlin?
In breve, il fatto che nel corso del tempo, sia a livello individuale che a livello aggregato, all'aumentare del livello del reddito non corrisponda un aumento della felicità autodichiarata.Luca Stanca