In questi giorni non si parla di altro: I candidati a governatore regionale delle due maggiori regioni italiane (Lazio e Lombardia), entrambi afferenti al partito (PdL) di maggioranza relativa in Italia, sono stati esclusi della competizione elettorale per irregolarità di presentazione delle liste.
Il governo (PdL) si è sentito in dovere di intervenire per difendere il diritto di scelta degli elettori di centrodestra e sta intervenendo attraverso tutti i canali di cui dispone (fino al decreto legge) per far riapprovare le liste non ammesse alle elezioni.
Vabbè, chiudo il giornale, spremo il fondo della tazzina di caffè, pago e saluto. E' una giornata speciale, ed è sottolineata dalla neve. La neve pigra del 3 di marzo 2010 in Italia -mica in Norvegia- mi ricorda che siamo italiani, gente du mare e du sole.
Senza entrare troppo nel merito delle vicende che hanno portato all'esclusione delle liste di Roberto Formigoni e Renata Polverini, non riesco a togliermi dalla testa due domande:
- se la lista non ammessa per gli stessi errori fosse del Partito dei Pensionati, della Südtiroler VolksPartei o dei Marxisti Leninisti, il governo sarebbe intervenuto a tutelare l'interesse degli elettori?
- con tutta la buona volontà, come si fa a votare come presidente di una grande regione un candidato che non riesce ad organizzare decentemente neppure la propria partecipazione alle elezioni?
(*) Nell'immagine un particolare dell'affresco allegorico Effetti del cattivo governo di Ambrogio Lorenzetti.
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