Questa volta vi riporto senza commenti un trafiletto di la Repubblica.
Si chiamava Ivan Pyreu. Da tre anni faceva il muratore in nero a Brescia, ma non era mai riuscito ad ottenere il permesso di soggiorno. Clandestino obbligato, nel febbraio dello scorso anno lo avevano arrestato per violazione della Bossi-Fini.
Espulso non aveva lasciato l'Italia ed era finito in carcere. Ivan, 47 anni, di origine russa, non aveva mai avuto grane con la giustizia, lavorava e manteneva i figli in Moldavia.
L'altra sera festeggiava con gli amici il compleanno di una immigrata (regolare).
I carabinieri hanno bussato alla porta per un controllo. Lui ha prodotto documenti ingialliti, ha capito subito come sarebbe andata a finire e ha deciso di che non voleva finire dentro un'altra volta ed essere espatriato.
«Vado a spegnere la televisione», ha detto in perfetto italiano. Invece è andato alla finestra, tentando di aggrapparsi alla grondaia. Ma ha perso la presa, cadendo nel vuoto. Ivan Pyreu è morto sul colpo.
Venerdì 4 luglio 2008, BELPAESE di Alessandra Longo
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